"No hay igualdad social posible,
sin igualdad de cultura."

José Martì


25 novembre 2010

Consiglio Comunale, lunedì 29 novembre 2010

Il Consiglio Comunale di Grugliasco si riunirà lunedì 29 (alle 18,15) e martedi 30 novembre, alla stessa ora, per l’eventuale prosecuzione, nell’aula “Sandro Pertini”, al primo piano del municipio, in piazza Matteotti 50.
Questi gli argomenti principali iscritti all’ordine del giorno, predisposto dal presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Fiandaca:

- convenzione per la gestione del Palazzetto dello Sport di Via CLN, area Ex- SIA Grugliasco;

- estinzione anticipata mutui contratti con l'Istituto per il Credito Sportivo;

- sospensione debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio Sporting Village (ex Eurosporting spa);

- prima modifica dell'elenco dei beni di proprietà del Comune di Grugliasco non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni – anno 2010;

- approvazione della variazione al programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012;

- assestamento generale del bilancio di previsione 2010 e variazioni sugli anni 2011/2012;

- variante strutturale al PRG “Allamano”: approvazione del documento programmatico;

- adozione di modifica al piano regolatore comunale per le subzone urbanistiche Z07a e Z20b;

- concessione del diritto di superficie all'Impresa Rosso S.p.A. per realizzazione cabina elettrica;

- regolamento comunale per la disciplina dell'armamento degli appartenenti al Corpo di Polizia Locale ai quali è conferita la qualifica di agenti di pubblica sicurezza;

La riunione del Consiglio è pubblica ed i cittadini sono invitati ad assistervi.


5 novembre 2010

Consiglio Comunale, lunedì 8 novembre 2010


Il Consiglio Comunale di Grugliasco si riunirà lunedì 8 (alle 18,30) e martedì 9 novembre, alle 18, per l’eventuale prosecuzione, nell’aula “Sandro Pertini”, al primo piano del municipio, in piazza Matteotti 50.
Questi gli argomenti principali iscritti all’ordine del giorno, predisposto dal presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Fiandaca:

- interrogazioni;

- approvazione nuovo “Regolamento per l'acquisizione in economia di beni, servizi e lavori”;

- approvazione nuovo regolamento sulle sponsorizzazioni;

- approvazione di variante al PRGC;

- adesione formale della Città di Grugliasco al Patto dei Sindaci sulle politiche energetiche;

- approvazione della bozza di atto di vincolo di destinazione socio-assistenziale della durata di anni venti dei locali siti in Viale Radich, 6 – Grugliasco, destinati alla realizzazione di un asilo nido;

- mozione dei consiglieri Viorel Vigna (A.N. Verso il Popolo delle Libertà), Aldo Olivero e Luciano Lopedote (Verso il Popolo della Libertà), ad oggetto: “Coinvolgimento dei cittadini in merito alla costruzione del nuovo Palazzo Comunale”;

- mozione del consigliere Marco Sardano (Lega Nord Piemont Padania) finalizzata all'esecuzione di opere di manutenzione stradale relative a via Fabbrichetta;

- mozione del consigliere Sardano finalizzata al rifacimento della pavimentazione stradale su dossi artificiali;

- mozione del consigliere Vincenzo Porcelli (Comunisti Italiani) ad oggetto: “Istituzione giornata dell'albero (e del verde)”;

- mozione del consigliere Sardano ad oggetto: “Traffico congestionato”;

- mozione di Sardano al fine della realizzazione di interventi per la sicurezza stradale in Strada Teppe;

- ordine del giorno presentato dal consigliere Giuseppe Rizzo (PD), “a sostegno della libertà e democrazia in Iran e di condanna per la violazione dei diritti umani, in ogni parte del mondo ove questo accada”;

- mozione di Sardano finalizzata alla ristrutturazione della Villa Il Maggiordomo;

- mozione di Sardano finalizzata alla realizzazione dei lavori necessari per il rifacimento del marciapiede nel lato Est di Via Fabbrichetta;

- mozione di Sardano finalizzata al ripristino del manto stradale di Via Fabbrichetta;

- ordine del giorno dei consiglieri Aldo Olivero, Luciano Lopedote e Viorel Vigna ad oggetto: “Nuovo welfare a misura di famiglia”.

Alle ore 17 di lunedì 8 novembre è fissato il question time.

27 settembre 2010

Consiglio Comunale, lunedì 27 settembre 2010


Il Consiglio Comunale di Grugliasco si riunirà lunedì 27 settembre, alle 18, e, per l’eventuale prosecuzione, martedì 28, sempre alle 18, nell’aula “Sandro Pertini”, al primo piano del municipio, in piazza Matteotti 50.
Questi gli argomenti principali iscritti all’ordine del giorno, predisposto dal presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Fiandaca:

- stato di attuazione dei programmi al 30 giugno 2010;

- variazioni al bilancio di previsione 2010-2012;
- conferma lettera di patronage per rinegoziazione finanziamento n° 73141 in capo alla società Nove S.p.A.;

- rilascio patronage alla Società Le Serre s.r.l. per finanziamento relativo alla realizzazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete da installarsi su fabbricati ed aree di proprietà comunale;

- variante “Z12” al P.R.G.C. - Approvazione del progetto definitivo;

- approvazione variante al P.E.E.P. vigente relativa all'area Tn 12 “Paradiso”;

- attuazione del lotto L.2 dell'area Tn 12 “Paradiso” del P.E.E.P. - Individuazione del soggetto attuatore e approvazione schema di convenzione per la cessione in diritto di superficie dell'area;

- concessione del diritto di superficie alla Società Subalpina Costruzioni s.r.l. per realizzazione cabina elettrica;

- criteri generali da osservarsi per la formazione e l'adozione dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi: aggiornamento;

- nuovo Regolamento Comunale sulla videosorveglianza: adeguamento ai nuovi poteri conferiti per la tutela della sicurezza urbana e recepimento delle indicazioni contenute nel nuovo provvedimento dell'Autorità Garante della Privacy del 8.4.2010;

- approvazione della rideterminazione e modalità di assegnazione temporanea delle aree pubbliche per la vendita secondo la forma “sosta prolungata”;

- approvazione del regolamento comunale sugli apparecchi di trattenimento e svago e sulle sale giochi;

- approvazione convenzione Provincia di Torino/Comuni di Collegno/Grugliasco per la gestione del servizio inserimenti lavorativi collocamento obbligatorio (I.L.C.O);

- promozione di un gemellaggio con la città di Roman (Romania). Approvazione del Patto di Amicizia;

- approvazione progetto definitivo pista ciclabile strada del Gerbido finalizzato alla reiterazione dei veicoli preordinati all'esproprio.

La riunione del Consiglio è pubblica ed i cittadini sono invitati ad assistervi.

15 settembre 2010

LEAR e ITCA sulle barricate



Non hanno perso tempo a protestare contro le decisioni di Federmeccanica: Itca e Lear mercoledì pomeriggio sono entrate in sciopero per manifestare tutto il loro dissenso.
Le agitazioni nate tra le fila della FIOM dopo l’annuncio di Federmeccanica di rescindere il contratto nazionale arrivano insomma anche a Grugliasco. L’agitazione si è concretizzata con un’uscita anticipata di tutte le tute blu dalla Lear di Corso Allamano e lo stesso è avvenuto alla Itca di via Di Vittorio.

“Dopo l’annuncio di Federmeccanica la risposta della FIOM non si fa certo attendere – dichiara Claudio Suppo della FIOM – Anche perché con un calcolo approssimativo possiamo dire che circa il 70 per cento delle fabbriche torinesi sono a rappresentanza maggioritaria FIOM”. Così è per la Itca, per esempio, dove la sigla sindacale ha vinto le ultime elezioni interne.
I rappresentanti sindacali dell’azienda assicurano però che quello di mercoledì non sarà un atto isolato, anzi: “E’ solo un assaggio”, annuncia sicuro Nino Gravina, dipendente e rappresentante sindacale interno, che sottolinea le condizioni non certo serene in cui i lavoratori si trovano in questi giorni: “Siamo disorientati, le persone sono sfiduciate, non ci sono informazioni e i poteri forti ci stanno logorando”.

Gli animi sono insomma battaglieri ma afflitti, a metà tra il passato delle lotte sindacali e la preoccupazione per il futuro: “Siamo preoccupati più per i nostri figli che per noi – continua Gravina – I nostri padri hanno fatto molte battaglie per raggiungere dei risultati che ci stanno togliendo: la sicurezza e il diritto al lavoro. E che non ci chiamino lavativi. Non ci piace di sicuro perdere le ore di lavoro, ma faremo sicuramente altre iniziative spontanee e non programmate per far sentire la nostra voce”.

La disdetta di Federmeccanica dal contratto sarà operativa dal gennaio 2012. Il consiglio direttivo conferma in questo modo la legittimità e la validità dell’accordo siglato nel 2009, non sottoscritto però dalla FIOM. Accanto a esso ora sarà affidato a un’apposita commissione il compito di attivare un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per definire alcune norme specifiche per il settore dell’auto.


da "Luna Nuova", del 10 settembre 2010

22 luglio 2010

Global Business: video e rassegna stampa



Video-intervista di INFOAUT








Video auto-prodotto dagli operai della Global

20 giugno 2010

C'è l'accordo alla Global


Ci sono voluti quasi due mesi di trattativa, ma finalmente è stato trovato l’accordo tra i lavoratori e la Global Business, per salvare 40 operai rimasti senza lavoro dopo la decisione dei vertici aziendali di cessare l’attività di montaggio ruote che svolgevano per la FIAT nei capannoni di via della Libertà.

L’accordo prevede la richiesta della cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori rimasti a casa, più un anno di cassa straordinaria. Intanto l’azienda si impegnerà a ricollocare i 18 dei suoi ex dipendenti entro il 31 dicembre 2011, riconoscendo un incentivo di 20mila euro a chi decidesse di trovarsi autonomamente una sistemazione lavorativa. Contemporaneamente verrà garantito dalla Provincia un accompagnamento formativo a tutti coloro che, al termine del prossimo anno, non avessero ancora maturato i requisiti per la pensione e si trovassero senza un’occupazione.

“Tutte le parti hanno sottoscritto l’impegno di ricollocare tutti i lavoratori, entro un anno e mezzo”, spiega l’assessore al lavoro del Comune Anna Cuntrò, la prima ad aprire un tavolo istituzionale un mese dopo l’annuncio dell’immediata chiusura da parte dell’azienda. “Abbiamo ottenuto un ottimo risultato, grazie alla responsabilità delle parti in causa, nel quale hanno giocato un ruolo decisivo l’amministrazione comunale e la Provincia”. Non però la Regione, che ha sempre rifiutato un coinvolgimento nella trattativa.
Dalla fine di aprile i lavoratori della Global Business avevano attivato un presidio permanente davanti ai cancelli della loro fabbrica per evitare che venisse costantemente svuotata dei macchinari e delle ruote, pronte per essere trasportate a Volvera nella sede della Mectrans, l’azienda che aveva rilevato l’0attività della Global Business assorbendo anche otto suoi dipendenti.

Nei giorni passati non sono mancati momenti di alta tensione, che più volte hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, ma i lavoratori sono quasi sempre riusciti a impedire a camion e furgoni l’ingresso dentro i capannoni.
E dopo tanto lottare è soddisfatta di come siano andate le cose anche Marinella Baltera della FIOM-CGIL, che ha condotto sin dall’inizio la trattativa: “E’ chiaro che la soluzione migliore sarebbe stata la prosecuzione dell’attività dell’azienda, ma, preso atto che i vertici guidati dalla famiglia Grosso non avevano nessuna intenzione di tornare sui loro passi mi pare sia stata trovata una soluzione che garantisca tutti i lavoratori.”

La famiglia Grosso, a capo della Global Business, ha sempre ribadito in sede di trattativa la volontà di dimettere l’attività: “Gli attuali volumi di produzione non ci permettono di andare avanti”, disse fin dall’inizio Giuseppe Grosso.
Contestualmente i vertici della società si sono però sempre detti disponibili a trovare una soluzione per garantire il più possibile i lavoratori. “E’ un accordo del quale siamo soddisfatti, anche se molto impegnativo per la nostra azienda. - conclude Grosso - Ci impegneremo a fondo per onorarlo”.



da “Luna Nuova”, del 18 giugno 2010

19 giugno 2010

Delegazione di Agraria fa visita ai lavoratori in segno di solidarietà



Sono davanti all’azienda dal 27 aprile, 24 ore su 24, con ogni condizione climatica, dormendo in un camper che prima era usato dai militanti No Tav. Hanno una certezza: quella di combattere per una causa, per il proprio lavoro, i propri figli, chi li ha, o semplicemente contro quella che è stata considerata un’ingiustizia.

Il presidio degli operai della Global Business, in via della Libertà, domenica alle 21 è stato visitato anche da una delegazione di studenti della facoltà di agraria, che ha portato loro solidarietà. Un gesto che gli studenti hanno voluto fare “Per dimostrare che ci occupiamo di quello che ci accade sul territorio, perché il mondo del lavoro è il nostro futuro, e quello che sta capitando agli operai della Global Business ci tocca in prima persona”, ha dichiarato Fabrizio Grandinetti, studente che segue il progetto della FIOM per la comunicazione dell’università con il mondo del lavoro. Pasquale Dibisceglia, rappresentante sindacale della Global Business, era molto felice della presenza degli studenti, ai quali ha fatto gli onori di casa, mostrando il presidio della loro protesta, organizzato con tanto di cucina, tavolo e televisione, “Per seguire il Mondiale anche da qui e non farci mancare nulla”, ha ironizzato Dibisceglia.

Gli operai non hanno attirato l’attenzione soltanto della stampa e degli studenti. Fra loro c’è anche una laureanda in antropologia culturale, Sara Curci, proveniente da Siena: sta preparando la sua tesi specialistica, che verte sull’integrazione fra operai italiani e migranti nelle aziende del torinese in condizioni di crisi.
“Sono qui da una settimana, ma in precedenza mi sono preparata con un mese di ricerca in altri presidi a Torino, contattati tramite alcuni sindacalisti – racconta la Curci. Ormai sono diventata una di loro: mi hanno accolta, dandomi da dormire nel loro camper, e sono stata integrata, in un clima di generale buon umore, nonostante non manchino gli attriti. Ho notato, tramite quella che antropologicamente si definisce osservazione partecipante, che tra di loro c’è una fortissima unione, derivante dalla difficoltà comune, e una maggiore integrazione tra italiani e stranieri. Loro stessi se ne rendono conto.”

Tanti sono anche i momenti di attesa, gli spazi liberi per pensare e riflettere, e così qualcuno di loro ha colto l’occasione per dare sfogo alla sua vene artistica. Walter Trignani per esempio ha disegnato sulla strada antistante il presidio 18 sagome di uomini, tanti quanti coloro che più hanno creduto nella protesta e continuano a farlo. Ad accompagnare i disegni, una scritta: “Vittime di un imprenditore senza scrupoli”, che spiega come tali lavoratori si sentano realmente, e poi un’altra, ironica e pungente, proprio davanti all’ingresso della fabbrica: “i dipendenti della Global Business annunciano con dolore la scomparsa del lavoro”.


da "Luna Nuova", del 15 giugno 2010

5 giugno 2010

Global Business: l'azienda tratta


Le posizioni si avvicinano, ma non è ancora stato trovato un accordo dopo il secondo incontro, avvenuto martedì tra i vertici della Global Business e i sindacati, davanti agli assessori al lavoro del Comune Anna Cuntrò e della Provincia Carlo Chiama. Le trattative, tuttavia, proseguono e non è impossibile che nel giro di un paio di settimane si possa arrivare a un’intesa.

Nell’ultima riunione Giuseppe Grosso, a capo della Global Business, pare abbia avanzato un’offerta che garantirebbe la ricollocazione a circa 10 o 15 dei 40 lavoratori rimasti a casa dopo la decisione di chiudere l’attività e mettere in liquidità l’azienda. Per chi non volesse sposare il percorso proposto ci sarebbe la possibilità di cercarsi autonomamente un altro lavoro grazie anche a un incentivo di 5mila euro. Per tutti gli altri è previsto, invece, un periodo di formazione in attesa di una futura sistemazione. Ancora troppo poco per i sindacati: “Noi vogliamo che venga garantito a tutti il lavoro, e poi 5mila euro non mi sembrano un grande incentivo” dice Marinella Baltera della FIOM-CGIL, che valuta accettabile una “buonuscita” non inferiore ai 20mila euro.

La trattativa prosegue ed è già stato fissato per mercoledì alle 17,30 il prossimo incontro alla presenza delle istituzioni. Da un lato il sindacato conta di utilizzare come arma gli esposti alla procura, all’ispettorato del lavoro, alla guardia di finanza e all’Insp per come l’azienda ha gestito questo periodo di transizione. Dall’altro non vuole però rischiare di far saltare il banco, lasciando senza nessuna copertura tutti gli operai rimasti senza lavoro.

Parallelamente alla battaglia con l’azienda condotta attorno al tavolo dai rappresentanti dei lavoratori, c’è quella che quotidianamente combattono gli operai in presidio davanti ai capannoni di via della Libertà, per evitare lo svuotamento. “Macchinari e ruote restano qui finché non verrà chiuso l’accordo” fanno sapere. Martedì pomeriggio, appena un’ora dopo la fine dell’incontro in municipio, c’è stato l’ennesimo round: i camion della Global Business pronti a entrare, i lavoratori fanno blocco, la tensione sale, e ancora una volta viene chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Intorno alla 19 i carabinieri si allontanano, lo stesso fanno i camion: ancora una volta gli operai hanno vinto la loro battaglia contro lo svuotamento del loro ex posto di lavoro.

Una disputa tutt’altro che simbolica: l’attività di montaggio ruote per primo equipaggiamento, infatti, non si è mai bloccata, ma è stata trasferita alla Mectrans di Volvera. La famiglia Grosso ha mantenuto, tramite un’altra sua società, l’appalto per Fiat, girandolo a un’azienda terza: la Mectrans appunto. Per questo respingere i camion e impedire loro di portare via le ruote è anche un modo per bloccare il lavoro nei nuovi stabilimenti. Finché reggeranno i lavoratori, i loro rappresentanti avranno un vantaggio in più al tavolo delle trattative.


da "Luna Nuova", del 4 giugno 2010

30 maggio 2010

Tragedia sfiorata alla Global Business


Si è rischiato un incidente che poteva rivelarsi gravissimo ieri mattina davanti agli stabilimenti della Global Business, azienda che si occupava di montaggio ruote e che da un mese ha chiuso i battenti.
Tre camion giunti negli stabilimenti di via della Libertà per prelevare delle ruote di Pininfarina e Lamborghini sono infatti stati bloccati dai lavoratori, che presidiano i cancelli dell’azienda, come già successo in altre occasioni.
“Uno degli autisti però ha forzato il blocco, rischiando di investire alcuni operai che si sono tuttavia spostati in tempo”, racconta Marinella Baltera della FIOM-CGIL.
In seguito all’intervento dei sindacati e dell’assessore grugliaschese al lavoro Anna Maria Cuntrò l’azienda ha quindi accettato di cessare le operazioni di svuotamento dei capannoni fino al prossimo incontro con le parti sociali, che avverrà martedì in municipio, davanti alla Cuntrò e all’assessore provinciale Carlo Chiama.

Sempre la Cuntrò, intanto, nel consiglio comunale di mercoledì ha spiegato che “la Regione non vuole aprire un tavolo istituzionale per risolvere la crisi della Global Business”. Da quando la società ha cessato l’attività sono rimasti a casa 40 operai, di fronte all’assemblea cittadina, hanno chiesto nuovamente di poter tornare a lavorare.
La società che fa capo alla famiglia Grosso si è detta disponibile a trovare una soluzione per ricollocare una parte di loro e per garantire corsi di formazione agli altri, ma il sindacato chiede maggiori garanzie. I lavoratori hanno istituito da fine aprile un presidio permanente per evitare che i capannoni venissero svuotati e già in più occasioni si è giunti a momenti di tensione molto alta.
Ieri intanto il consigliere regionale della Federazione della sinistra Eleonora Artesio ha sottoposto il problema con un’interpellanza alla giunta regionale, chiedendo in tempi brevi la costituzione di un tavolo per facilitare la composizione della vertenza in corso.

da "Luna Nuova", del 28 maggio 2010

13 maggio 2010

I lavoratori Global Business bloccano i camion nell'azienda


Nuovo intervento dei carabinieri ieri al presidio che gli operai della Global Business stanno portando avanti ai cancelli dello stabilimento di via della Libertà. I lavoratori nel primo pomeriggio di ieri hanno bloccato alcuni camion che erano entrati per portare via ruote e macchinari, impedendo loro l’uscita. Vista l’opposizione dei lavoratori sono state chiamate le forze dell’ordine.
I lavoratori hanno registrato una piccola vittoria, visto che si è preferito non far uscire i camion per evitare incidenti. Il tutto mentre all’Unione industriale i sindacati e i vertici aziendali cercavano di trovare una soluzione per i 40 operai rimasti senza lavoro dopo la chiusura dell’azienda.
“La riunione si è conclusa in modo interlocutorio - spiega Marinella Baltera della FIOM - L’azienda ha confermato la volontà di chiudere, ma abbiamo chiesto che i lavoratori vengano pagati duranti i 75 giorni di trattative tra la Global Business e sindacati prima della chiusura definitiva. Non importa se con regolare stipendio o tramite cassa integrazione, non possono rimanere senza un reddito senza un reddito così a lungo, visto che dopo inizieranno anche le procedure per la mobilità”.


da "Luna Nuova", dell'11 maggio 2010

Pasticcio alla Global Business, ora si delocalizza in casa



Sono ancora lì, davanti allo stabilimento. Sono ormai due settimane che i lavoratori della Global Business di Grugliasco non lasciano i cancelli della fabbrica. Ci sono rimasti persino il Primo Maggio. E domani saranno a Torino, alla sede dell’Unione industriale, mentre ci sarà il primo incontro per discutere la procedura di cessata attività avanzata dall’azienda.
Ma anche in quel caso qualcuno rimarrà a presidiare, il timore è che i proprietari vogliano portare via i macchinari: un tentativo c’è stato a inizio settimana e da allora gli operi sono vigili. La Global Business, che occupa 48 dipendenti, produce ruote e lavora in gran parte su commesse della FIAT, nei giorni scorsi ha annunciato la volontà di chiudere, sostenendo che con gli attuali volumi di mercato non riesce a sopravvivere.

Ma gli operai e il sindacato non ci credono: l’impressione, e il timore, dei lavoratori è che in realtà la stessa produzione sia trasferita ad un’altra azienda della stessa proprietà, che però utilizza dipendenti di cooperative. E’ vicina, a Volvera a soli venti chilometri.
Marinella Baltera della FIOM non ha dubbi: “Siamo di fronte a un sistema di scatole cinesi. C’è un capogruppo, la Htl che riceve le commesse dalla FIAT, le smista alla Global Business che però non possiede né lo stabilimento né i macchinari che appartengono alla Fastek. Sono tutte imprese della famiglia Grosso.”
Per fare chiarezza la FIOM ha presentato un esposto a Guardia di Finanza, Inps, Ispettorato, Inail. Dice Baltera: “Vogliamo capire come sia possibile reggere un sistema a incastri che ha quale ultimo atto quello di lasciare quarantotto famiglie in mezzo a una strada”. La Global Business - di proprietà della ditta B.G. Financial Srl - ha utilizzato la cassa integrazione straordinaria per crisi da febbraio e dal 27 aprile a tutti i lavoratori è stato impedito l’accesso in azienda. I lavoratori la chiamano “serrata” e sostengono che è incompatibile lo strumento della cassa con la procedura di cessazione delle attività.
Baltera spiega che “gli smontaggi dei macchinari che sono avvenuti sono stati effettuati dalla ditta Fastek che ha affittato parte dei capannoni presso la ditta Mec Trans di Volvera e lì sistemato i materiali portati via”. E aggiunge: “il 29 aprile alcuni dipendenti Global Business sono stati avviati al lavoro a Volvera dove già operavano dipendenti della ditta Gsi che è riconducibile alla stessa proprietà”.

Adesso il sindacato chiede che venga ritirata a cessazione di attività. “E’ possibile utilizzare ammortizzatori sociali, come i contratti di solidarietà, per fronteggiare il calo di commesse. Ma il lavoro c’è e i posti si possono salvare. Questo diremo domani all’azienda e questo diremo alle istituzioni. La realtà drammatica è che lo spostamento a Volvera è stato voluto solo per poter utilizzare una cooperativa e lavoratori interinali. Non si delocalizza in Cina, ma a 20 chilometri di distanza per poter ridurre diritti e salari”.

da "La Stampa", del 9 maggio 2010

Qui dentro non si entra. Tensioni alla Global Business



Un presidio per rivendicare i propri diritti, per gridare tutta la rabbia per un lavoro ormai perso. Gli operai della Global Business non si rassegnano all’idea di rimanere a casa da un giorno all’altro e dalla scorsa settimana hanno organizzato un picchetto davanti ai cancelli dell’azienda in via della Libertà. L’ordine era chiaro: impedire l’ingresso a chiunque volesse accedere al capannone. Con Valter Bianco, proprietario della Fastek Engineering assieme ai fratelli Grosso, che detengono anche la maggioranza delle quote di Global Business, si è arrivati ieri mattina quasi allo scontro. “Di qui non passa nessuno”, hanno intimato i lavoratori che si sono trovati nel giro di un’ora faccia a faccia con i carabinieri. “Questo signore è socio di chi ci ha tolto il lavoro – dice Pasquale Dibisceglia della FIOM-CGIL – Vogliono entrare per smontare i macchinari e trasferirle da un’altra parte assieme all’attività che fino alla scorsa settimana svolgevamo noi”. Di fronte al rischio di una denuncia penale, i lavoratori però si arrendono, e gli operai della Fastek possono accedere al capannone.

La Global Business deteneva l’attività di montaggio ruote per il primo equipaggiamento e occupava 48 operai. Lunedì scorso la proprietà ha annunciato la messa in liquidazione dell’azienda e la chiusura del capannone. “Chiudono a Grugliasco e si trasferiscono a Volvera”, accusano alcuni lavoratori davanti alla fabbrica. Secondo loro, in pratica, l’attività che era della Global Business sarà rilevata dalla Mectrans di Volvera, alla quale Htl, altra società del gruppo Grosso, girerà le commesse della FIAT. “E’ il solito gioco delle scatole cinesi”, denuncia Marinella Baltera della FIOM-CGIL, che parla di “Situazioni poco chiare: ci sono lavoratori in cassa integrazione mentre è iniziata una procedura di cessata attività, operai che fino alla scorsa settimana erano della Global Business oggi impiegati alla Mectrans, il trasferimento di attività e macchinari da un’azienda all’altra. Faremo partire esposti alla procura, all’ispettorato del lavoro, alla guardia di finanzia e all’Inps”.
La proprietà, però, rigetta tutte le accuse: “Non siamo in nessun modo soci all’interno della Mectrans”, dice Giuseppe Grosso. La Fastek, di cui Roberto e Giuseppe Grosso sono soci, “E’ proprietaria dei macchinari che utilizzavamo in Global Business e li ha ceduti alla Mectrans, che ha ottenuto dalla Htl, azienda che fa capo alla nostra famiglia, l’appalto per l’attività che prima svolgevamo alla Global Business e che non siamo più in grado di portare avanti. Ma noi e la Mectrans non siamo in nessun modo soci”.
E riguardo ad alcuni ex dipendenti dell’azienda grugliaschese precisa: “Si sono dimessi e ora fanno parte di un’altra società”. E dunque, non dovrebbero godere neanche della cassa integrazione.

Nelle prossime settimane proprietà, istituzioni e rappresentanti dei lavoratori si incontreranno per concertare l’eventuale utilizzo di ammortizzatori sociali per circa 40 dipendenti rimasti senza lavoro. Tra loro situazioni davvero difficili come quella di Marcelino Villalobos, peruviano da 18 anni in Italia, da 13 lavoratore alla Global Business: “Vivo con mia moglie che non lavora, e non so come fare per andare avanti”. Condizione simile per un suo connazionale, Romolo Gonzales, nel capannone di via della Libertà dal 2000: “Io vivo solo, in compenso però ho un mutuo da pagare, altrimenti rimango senza casa”. E come loro anche tanti italiani, come Giovanni Ferrante, 55enne di Settimo, oppure Maurizio Maglio, che già pensa ad azioni eclatanti: “Già me lo vedo: finiremo anche noi sul tetto”.


da "Luna Nuova", del 4 maggio 2010

3 maggio 2010

La Global Business chiude i cancelli, in 48 senza lavoro.




Riportiamo qui il volantino che i lavoratori della Global Business hanno distribuito la sera del 30 Aprile a Grugliasco, e successivamente a Torino il 1° Maggio.




A tutti i cittadini e le cittadine:

Siamo i lavoratori della ditta Global Business, assembliamo ruote, e lavoriamo per FIAT, Pininfarina e Lamborghini nello stabilimento di Grugliasco, in Via Martiri della Libertà 34. Siamo alcuni dei 48 dipendenti che la nostra Ditta sta licenziando.


Il giorno 26 Aprile era previsto un incontro all’Unione Industriale per la sottoscrizione di un accordo, con il ricorso ai Contratti di Solidarietà che avrebbero consentito, per altri due anni, di affrontare il calo di volumi di cui (come tante altre aziende) stiamo soffrendo.


Invece l’accordo sui Contratti di Solidarietà, l’azienda ci ha comunicato la chiusura dello Stabilimento!!!


Infatti la Direzione Aziendale ha avviato, in data 28 Aprile 2010, la procedura di mobilità per tutti i dipendenti a causa della cessazione di attività;


Fino a qui sembra una storia come tante altre che stiamo sentendo in questi anni, ma a noi è stata riservata un’altra sorpresa: abbiamo scoperto che la nostra Azienda negli ultimi giorni ha affittato un capannone in una ditta di Volvera, ha allestito una linea di lavorazione e durante il fine settimana ha svuotato tutti i magazzini e portato il lavoro là.


Noi lavoratori lunedì scorso abbiamo ricevuto la notizia del licenziamento e trovato la fabbrica chiusa (si, i cancelli sono chiusi e non ci hanno neanche lasciato andare a prendere i nostri effetti personali)

Ma non è finita!


Solo mercoledì scopriamo che alcuni lavoratori sono a lavorare presso il nuovo capannone.


SAREBBE QUESTO IL MODO DI “RESISTERE” DEI COSIDETTI “IMPRENDITORI”????


Abbiamo, tramite il sindacato, provveduto a inoltrare esposti e denunce alla Procura della Repubblica, all’Ispettorato del Lavoro, alla Guardia di Finanza e all’INPS, ma noi siamo costretti a presidiare giorno e notte l’Azienda per evitare che portino via i macchinari rimasti, e lo dovremo fare per tutti i 75 giorni della procedura perché stiamo lottando per salvaguardare il nostro posto di lavoro!!

Abbiamo chiesto l’intervento delle Istituzioni perché pensiamo che quello che stiamo subendo sia una ingiustizia:


VOGLIAMO LAVORARE!!


Venite a trovarci al presidio, venite a portarci la vostra solidarietà, ne abbiamo bisogno per vincere e salvaguardare il nostro lavoro.



Grugliasco, 1° maggio 2010

12 aprile 2010

Consiglio Comunale, mercoledì 14 aprile 2010


Il Consiglio Comunale di Grugliasco si riunirà mercoledì 14 aprile, alle 18, e, per l’eventuale prosecuzione, giovedì 15 aprile, sempre alle 18, nell’aula “Sandro Pertini”, al primo piano del municipio, in piazza Matteotti 50.
Questi gli argomenti principali iscritti all’ordine del giorno, predisposto dal presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Fiandaca:

- surroga del consigliere dimissionario Iolanda Vittoria Neirotti e convalida del consigliere Carlo Proietti;

- interrogazioni;

- variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Torino. Approvazione parere e osservazioni dell'Amministrazione Comunale;

- approvazione variante al P.E.E.P. vigente relativa all'area Tn 01 “Scalenghe”;

- attuazione dell'are Tn 01 “Scalenghe” del P.E.E.P.. Individuazione del soggetto attuatore e approvazione schema di convenzione per la cessione in proprietà delle aree; cessione in proprietà delle aree già concesse in diritto di superficie nell'ambito del Piano Insediamenti Produttivi denominato “PIP In2”;

- variante al P.R.G.C. - adozione del progetto preliminare; adozione di variante al Piano per l'Edilizia Economica e Popolare vigente, contestuale a Variante al P.R.G.C., per modifiche all'area Tn11 “Olmetto”;

- adeguamento del “Regolamento per l'applicazione della tariffa di gestione rifiuti urbani” alla natura tributaria della TIA;

- ordine del giorno dei consiglieri Vigna e Viscione (A.N. Popolo della Libertà), e dai consiglieri Olivero, Lopedote e Capone (Verso il Popolo della Libertà), ad oggetto “Sostegno all'infrastruttura alta velocità”; mozione dei consiglieri Vigna, Viscione, Lopedote, Olivero e Capone ad oggetto “Blocco Euro 2 Diesel”;

- ordine del giorno dei consiglieri Porcelli, Gravina, Verduci e Stillavato, ad oggetto “Sostegno alla Fiom per il contratto nazionale, il salario, la democrazia nei luoghi di lavoro”.

Alle ore 17, del 14 aprile avrà luogo il “question time”, ai sensi del regolamento sull’organizzazione e il funzionamento del Consiglio Comunale.La riunione del Consiglio è pubblica ed i cittadini sono invitati ad assistervi.

7 marzo 2010

La mozione sull'acqua pubblica è passata!


E' stata discussa nel Consiglio Comunale del 3 Marzo 2010, alle 22, dopo tre mesi dalla sua deposizione.
La votazione è andata così:

Presenti: 25
Favorevoli: 22
Contrari: 0
Astenuti: 0
Non partecipano al voto: 3

E' passato all'unanimità, con i 3 consiglieri del PDL presenti (Viscione, Vigna, Lopedote) che hanno deciso di non partecipare al voto, definendo la mozione come "strumentale".

Il primo passo, fondamentale, è stato fatto: la mozione è passata.
Ora bisogna vigilare affinché gli otto punti della mozione abbiano un seguito concreto e in tempi brevi.
In particolar modo vigileremo sull'inserimento nello Statuto Comunale del principio che vede l'acqua e il servizio idrico come beni comuni pubblici privi di rilevanza economica, e pertanto non assoggettabili alle logiche del profitto e del mercato.

Questa prima vittoria, a Grugliasco, non si è ottenuta solo grazie ai Comunisti e al Consigliere Porcelli, che meritoriamente s'è fatto carico di portare questa battaglia nel parlamento cittadino, ma prima di tutto si è ottenuta grazie a tutti quei cittadini che da anni sono attivi su questo tema, organizzandosi in comitati e tenendo alta la guardia. E’ grazie a loro se il Governo ha trovato non solo una pronta risposta alla privatizzazione del servizio idrico, ma soprattutto una grande attenzione e sensibilità popolare su questo tema.

Questa attenzione popolare ha senz'altro aiutato e influito positivamente nella discussione e nel voto in Consiglio Comunale.
Ecco perché, ancora una volta e con grande forza, invitiamo tutti i cittadini a farsi carico del bene comune, informandosi, informando, e partecipando alla vita pubblica grugliaschese.
La democrazia è partecipazione, non scordiamocelo.


Per un'informazione completa:


27 febbraio 2010

Consiglio Comunale, mercoledì 3 marzo 2010


Il Consiglio Comunale di Grugliasco si riunirà mercoledì 3 marzo, alle 18,30 ed, eventualmente, giovedì 4 marzo, alle 15,30 nell’aula “Sandro Pertini”, al primo piano del municipio, in piazza Matteotti 50.
Questi gli argomenti principali iscritti all’ordine del giorno, predisposto dal presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Fiandaca:

- surroga del consigliere dimissionario Monica Gamba e convalida del consigliere Giuseppe Di Silvestro;

- interrogazioni;

- variante strutturale “Z12” al P.R.G.C. - Approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni e proposte presentate al progetto preliminare;

- acquisizione di aree a viabilità in attuazione delle previsioni di P.R.G.C. in via Michiardi angolo via Fratelli Bandiera;

- cessione a titolo gratuito di area di proprietà del Comune di Grugliasco attualmente occupata da ASL TO3;

- ordine del giorno di Raffaele Bianco (PD) finalizzato a promuovere interventi presso il Governo affinché non sia disposta un’ulteriore proroga del decreto Pisanu “Misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale”, con particolare riferimento alla disciplina amministrativa degli esercizi pubblici di telefonia e internet che sottopone ad onerosi obblighi i soggetti che intendano offrire connessioni a internet in un pubblico esercizio;

- ordine del giorno del consigliere Vincenzo Porcelli (Comunisti Italiani) ad oggetto: “Acqua, bene comune pubblico e mantenimento pubblico dei servizi locali ad interesse sociale”;

- ordine del giorno dei consiglieri Franco Gueli e Giuseppe Stillavato, finalizzato all’adozione di iniziative ed interventi atti a mantenere la gestione pubblica del servizio idrico;

- mozione del consigliere Marco Sardano (Lega Nord Piemont Padania), relativa alla compravendita della società SEI;

- mozione del consigliere Rocco Marfulli (PD), ad oggetto: “Direttiva Ue EN 13432 sugli imballaggi (eliminazione dei sacchetti di plastica non biodegradabili)”;

- mozione del consigliere Marco Sardano ad oggetto: “Vittime della Campagna di Russia”;

- mozione dei consiglieri Viorel Vigna, Donato Viscione, Luciano Lopedote, Aldo Olivero e Marco Capone ad oggetto “Parcheggio nominativo per diversamente abili”;

- ordine del giorno dei consiglieri Vigna, Viscione, Olivero, Lopedote e Capone ad oggetto “Sostegno all’infrastruttura alta velocità”;

- mozione dei consiglieri Vigna, Viscione, Lopedote, Olivero e Capone ad oggetto “Blocco Euro 2 Diesel”;

- ordine del giorno dei consiglieri Porcelli, Gravina, Verducci e Stillavato, ad oggetto “Sostegno alla FIOM per il contratto nazionale, il salario, la democrazia nei luoghi di lavoro”.

Alle ore 17,30 del 3 marzo avrà luogo il “question time”, ai sensi del regolamento sull’organizzazione e il funzionamento del Consiglio Comunale.La riunione del Consiglio è pubblica ed i cittadini sono invitati ad assistervi.

5 febbraio 2010

Mozione sull' acqua bene comune




Finalmente nel Consiglio Comunale del 10 febbraio, si discuterà del nostro ordine del giorno denominato "Acqua, bene comune pubblico e mantenimento pubblico dei servizi pubblici locali ad interesse sociale".

Già nel precende Consiglio Comunale il punto non è stato discusso (insieme ad altri) per mancanza di tempo, rimandando tutto a questo mercoledì (due mesi dopo) dove però è al decimo posto nei punti in discussione.
Sotto sono riportati gli 8 punti su cui verte la mozione. (qui il testo completo della mozione)
Sono punti concreti, in cui si chiede al Sindaco e alla Giunta di prendere specifiche azioni concrete, e non solo vaghe prese di posizioni.

In particolar modo in questa occasione sarebbe importante che fossero presenti più persone possibili tra il pubblico, per segnalare con forza la pressione popolare su un tema come l’acqua pubblica.


1. Riconosce il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell´acqua come bene comune pubblico e, conseguentemente, impegna la Giunta affinché tale riconoscimento sia riportato in tempi rapidissimi nell'ambito dello Statuto comunale così come hanno fatto e stanno facendo in numerosi Comuni italiani;

2. Riconosce il servizio idrico integrato come un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e si impegni ad inserire questo principio nel proprio Statuto Comunale in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, la cui gestione va quindi attuata attraverso un Ente di Diritto pubblico;

3. Dà mandato al Sindaco affinché intraprenda tutte le azioni opportune al fine di contrastare i provvedimenti previsti dall’art. 23bis Lg. 133/2008, come modificato dall’Art. 15 D.L. 135/2009, che condurranno alla messa a gara della gestione del servizio idrico integrato ed alla consegna dell´acqua ai privati entro il 2011 e lo invita a relazionare sull'argomento alla prima occasione utile;

4. Invita i parlamentari del Piemonte ad operare il riconoscimento dell'acqua come diritto umano universale e , pertanto, a garantirne il libero accesso mantenendo lo status del servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.

5. Dà mandato al Sindaco affinché intraprenda tutte le azioni opportune al fine del mantenimento pubblico dei servizi erogati da SMAT s.p.a.;

6. Dà mandato al Sindaco affinché intraprenda, di concerto con i Sindaci della Zona Ovest di Torino e all’interno dell’ANCI Piemonte tutte le azioni opportune al fine di giungere allo stralcio dell’art. 15 del D.L. 135/2009

7. Dà mandato al Sindaco di intervenire presso la Regione Piemonte affinché la stessa avvii ricorso presso la Corte Costituzionale (vedi Regione Puglia) su quanto previsto dall’art. 15 del D.L. n. 135 del 2009, già approvato al Senato in data 04/11/2009 per la sua conversione in Legge.

8. Dà ulteriore mandato al Sindaco affinché attivi tutte le iniziative opportune e necessarie affinché le eventuali modifiche apportate dal Decreto Legge 135 del 2009, all’atto della conversione in Legge non determinino la perdita degli affidamenti in house già deliberati.

Consiglio Comunale, mercoledì 10 febbraio 2010



Il Consiglio Comunale di Grugliasco si riunirà mercoledì 10 febbraio, alle 18, nell’aula “Sandro Pertini”, al primo piano del municipio, in piazza Matteotti 50.
Questi gli argomenti principali iscritti all’ordine del giorno, predisposto dal presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Fiandaca:

- commemorazione della “Giornata del Ricordo”;

- dimissioni del consigliere Antonio Marco D'Acri – deliberazione di surroga e convalida;

- interrogazioni;

- elezione presidente 5^ Commissione Consiliare Permanente “Attività Sociali e Pubblica Istruzione”, conseguentemente alle intervenute dimissioni del presidente consigliere Antonio Marco D'Acri;

- rinnovo della convenzione per l'attuazione dell'iniziativa PASS 15 nell'area metropolitana. Anno 2010;

- estensione della concessione con la cooperativa Il Margine dei locali siti in viale Radich, 6 per la realizzazione di servizi alla persona;

- installazione di “Punto acqua SMAT” sul territorio comunale;

- mozione dei consiglieri Luciano Lopedote e Aldo Olivero (Verso il Popolo della Libertà) e del consigliere Viorel Vigna (Alleanza Nazionale Popolo della Libertà) ad oggetto: “Acquisizione da parte del Comune di Grugliasco dell’area adibita a parcheggio in prossimità dei condomini di corso King 33-43”;

- ordine del giorno di Raffaele Bianco (PD) finalizzato a promuovere interventi presso il Governo affinché non sia disposta un’ulteriore proroga del decreto Pisanu “Misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale”, con particolare riferimento alla disciplina amministrativa degli esercizi pubblici di telefonia e internet che sottopone ad onerosi obblighi i soggetti che intendano offrire connessioni a internet in un pubblico esercizio;

- ordine del giorno del consigliere Vincenzo Porcelli (Comunisti Italiani) ad oggetto: “Acqua, bene comune pubblico e mantenimento pubblico dei servizi locali ad interesse sociale”;

- ordine del giorno dei consiglieri Franco Gueli e Giuseppe Stillavato, finalizzato all’adozione di iniziative ed interventi atti a mantenere la gestione pubblica del servizio idrico;

- mozione del consigliere Marco Sardano (Lega Nord Piemont Padania), relativa alla compravendita della società SEI;

- mozione del consigliere Rocco Marfulli (PD), ad oggetto: “Direttiva Ue EN 13432 sugli imballaggi (eliminazione dei sacchetti di plastica non biodegradabili)”;

- mozione del consigliere Marco Sardano ad oggetto: “Vittime della Campagna di Russia”;

- mozione dei consiglieri Viorel Vigna, Donato Viscione, Luciano Lopedote, Aldo Olivero e Marco Capone ad oggetto “Parcheggio nominativo per diversamente abili”;

- ordine del giorno dei consiglieri Vigna, Viscione, Olivero, Lopedote e Capone ad oggetto “Sostegno all’infrastruttura alta velocità”.

Alle ore 17 avrà luogo il “question time”, ai sensi del regolamento sull’organizzazione e il funzionamento del Consiglio Comunale.La riunione del Consiglio è pubblica ed i cittadini sono invitati ad assistervi.


2 febbraio 2010

Nuovi aiuti per i lavoratori in difficoltà economiche




Ammontano a 11,7 milioni di euro le nuove risorse che la Regione destina al sostegno al reddito delle lavoratrici e dei lavoratori disoccupati o sospesi nel corso del 2009.

Dal 1° febbraio al 30 aprile potranno presentare le domande per ottenere il sussidio di 2.500 euro, che sarà erogato in un’unica soluzione.

Come ha precisato illustrando l’iniziativa l’assessore del Comune di Grugliasco al lavoro, Anna Maria Cuntrò, potrà beneficiare del sostegno economico chi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2009 si è trovato nelle seguenti condizioni:

- in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga ha maturato almeno 180 giorni solari di sospensione dal lavoro, ovvero 129 lavorativi o 1.032 ore di lavoro;

- ha percepito indennità per mobilità anche in deroga oppure indennità per disoccupazione ordinaria o speciale per l’edilizia.

- Inoltre, occorre essere residenti o domiciliati in Piemonte, provenire da imprese ubicate in Piemonte, avere un indicatore Isee relativo al 2008 (ricalcolato per tenere conto dei cambiamenti più recenti) non superiore a 13.000 euro.


Moduli e informazioni si possono reperire all'indirizzo:
http://www.agenziapiemontelavoro.net/ e presso i Centri provinciali per l’impiego.

Per informazioni è attivo il numero verde 800.124.345. L’APL comunicherà l’esito delle domande con un messaggio di posta elettronica, un sms sul cellulare o l’invio di una lettera. Il sussidio sarà erogato agli aventi diritto con bonifico sul conto corrente.
Grazie alla collaborazione con Unicredit Banca sarà possibile percepire il contributo anche con carta di credito prepagata Genius Card, che potrà essere ritirata presso l’agenzia della banca indicata via e-mail o sms.Il testo del nuovo bando è scaricabile all'indirizzo:



Ripreso dal sito del Comune di Grugliasco

17 gennaio 2010

Comunicato sulle dichiarazioni pro-TAV dell'amministrazione comunale




L’amministrazione di Grugliasco ha dato la sua adesione alla riunione SI TAV (definita erroneamente manifestazione) con una breve dichiarazione, ora apparsa sul sito del Comune. (che riportiamo in fondo)

Noi Comunisti di Grugliasco non condividiamo nel modo più assoluto questa posizione, poiché il TAV è un’opera, inutile, economicamente insostenibile e ambientalmente devastante, come dimostrato dagli studi tecnici.


Opera che vede numerosi cittadini della Val Susa e del torinese, oltre a numerosi amministratori locali della Valle, che con la nonviolenza, l’auto-informazione, e la semplice volontà che spinge anche a sacrifici, manifestano quotidianamente, notte e giorno, il loro netto dissenso.


Moltissimi dei politici locali prendono posizioni non conoscendo minimamente la realtà, ma formando le proprie posizioni, spesso di comodo, basandosi sull’informazione di massa che passa in televisione, informazione deviata e sottoposta a costante censura.


Pertanto invitiamo tutti i Consiglieri comunali e tutta la Giunta a fare un sopralluogo al presidio di Susa, per poter giudicare con i propri occhi e sentire con le proprie orecchie cosa succede lassù, e quali sono le vere ragioni di contrarietà al TAV, ragioni non riportate se non parzialmente e sfuggevolmente dai principali mezzi di informazione.


Dare giudizi su un’opera che vede da vent’anni l’opposizione popolare, stando seduti sulla propria poltrona o davanti alla televisione, è un delitto, tanto più se si ricopre un ruolo istituzionale di rappresentanza.


Non si pensi che chi è contro il TAV sia contro il progresso, ma il progresso deve essere sostenibile e deve rappresentare un miglioramento della condizione quotidiana delle persone.

Non può esistere, in democrazia, un progresso che non preveda la partecipazione e la condivisone delle popolazioni coinvolte.


Infine ricordiamo a tutti i cittadini che pensassero al TAV come qualcosa di distante, che la loro è una considerazione errata per molti motivi, tra i quali la presenza sul territorio grugliaschese di quattro siti per i carotaggi. (G19, G20, G21, G54)


Invitiamo tutti i cittadini che ne hanno la possibilità a cercarsi le informazioni su internet, e a non aspettare la pappa pronta televisiva. Dobbiamo costringerci a ragionare con la nostra testa senza pendere dalle labbra della propria parte politica, anche se costa tempo e fatica. Ne va della nostra coscienza, della qualità della nostra vita e di quella dei nostri figli e nipoti.




DICHIARAZIONE dell'AMMINISTRAZIONE COMUNALE


Ci sarà anche il Sindaco di Grugliasco Marcello Mazzù alla manifestazione bipartisan SI TAV per la realizzazione della Torino-Lione che si terrà alle 10 di domenica 24, a Lingotto Fiere. Mazzù ha aderito all’iniziativa perché convinto che “l’opera sia un’opportunità di sviluppo economico e produttivo del Piemonte e del Nord Ovest e serva per la modernizzazione delle infrastrutture e per incrementare i collegamenti veloci con l’Europa”.

“Dire sì alla Tav oggi – spiega il sindaco Mazzù – serve a sostenere la necessità di un’opera fondamentale per il futuro, utile allo sviluppo economico e produttivo del Piemonte e di tutto il Nord Ovest. Dire si significa anche ribadire un impegno programmatico che registra una adesione politica ed istituzionale trasversale che è decisiva per lo sviluppo economico e produttivo del Piemonte e di tutto il Nord Ovest del nostro paese. Accettiamo la sfida del futuro per chi crede nella realizzazione di infrastrutture decisive per la nostra economia. E la realizzazione della Torino-Lione continua ad essere un’arteria centrale per raggiungere questi obiettivi”.

13 gennaio 2010

Bentornato Marx




La Biblioteca Popolare Karl Marx di Nichelino presenta:
BENTORNATO MARX

Lunedi 18 gennaio 2009
Ore 20:30
Presentazione libro "Bentornato Marx" di Diego Fusaro (sarà presente l'autore)
Ore 21:30
Proiezione film "Parole Sante" di Ascanio Celestini

Saranno inoltre presente il creatore della pagina fan di Facebook di Karl Marx (2000 fan)


Circolo 1 Maggio
Via Primo Maggio, 18 Nichelino (To)
http://www.bibliotekarlmarx.altervista.org/
www.rifondazionenichelino.blogspot.com
prcnichelino@libero.it





Marx è morto. È questa l'ossessiva litania che siamo ormai abituati a sentire. Dietro tale canto funebre – che a prima vista parrebbe proprio il riscontro di un decesso – si cela però, forse, l'auspicio che tale trapasso abbia luogo davvero, perché il “morto” in questione è ancora in forze e non cessa di seminare il panico tra i vivi. Chi si ostina a ripetere, in nome di Dio o del Mercato, che “Marx è morto” lo fa, allora, perché assillato dal suo spettro: esso continua infatti a denunciare le contraddizioni di un mondo capovolto, di una realtà spettrale che – sospesa in un incantesimo di alienazione e sfruttamento, di feticismo e di mercificazione universale – abbiamo prodotto noi stessi, ma che è a tal punto opaca da sembrare autonoma e da dominarci minacciosa. Da queste considerazioni è bene muovere per tornare a leggere Marx, per riflettere sull'attualità e l'inattualità del suo pensiero; su quali siano i suoi “spettri” che continuano ad aggirarsi tra noi, anche oggi che il “socialismo reale” è naufragato e che la storia ha mandato in frantumi il sogno di Marx. Il fallimento delle sue profezie non intacca infatti l'esattezza delle denunce da lui formulate, e la sua critica radicale del capitalismo rappresenta ancora lo strumentario concettuale più “forte” per criticare la società esistente e le contraddizioni che la permeano. Il suo progetto, inoltre, continua a essere – dopo tutto – la più seducente promessa di felicità di cui la filosofia moderna sia stata capace.





Diego Fusaro (Università Vita-Salute San Raffaele di Milano) è attento studioso del pensiero di Marx e delle sue molteplici declinazioni otto-novecentesche. Per Bompiani ha curato l'edizione bilingue di diverse opere di Marx. Ha inoltre recentemente dedicato all'interpretazione del pensiero marxiano tre studi monografici: Filosofia e speranza (2005), Marx e l'atomismo greco (2007), Karl Marx e la schiavitù salariata (2007). E' il curatore del progetto internet "La filosofia e i suoi eroi".

6 gennaio 2010

Incontro ANPI di inizio anno




Domenica 10 gennaio, dalle 10 alle 12, nella sede dell'ANPI Grugliasco in via La Salle 4, si terrà l'incontro di inizio anno dell'ANPI Grugliasco.
Ci sarà un primo momento di confronto, dove parlerà brevemente il Presidente Antonio Falbo e in cui ognuno potrà prendere la parola, e un secondo momento di festeggiamenti.
E' l'occasione per rinnovare il nostro attivismo nell'ANPI o, perché no, per iniziare ad avvicinarci.
E' importante, soprattutto per noi giovani, fare nostra nei fatti e nell'azione quotidiana, la storia della Resistenza e dell'Antifascismo, approfittando degli ultimi anni, aimè, in cui potremo ancora trovare forza, ispirazione e passione direttamente da chi quegli anni bui li ha vissuti e combattuti. Partecipazione è Resistenza!